BARI, LA PUGLIA E L’ISLAM
€35.00
Vito Bianchi – Silvia Sanjuán Ledesma
Fotografia di Nicola Amato e Sergio Leonardi.
C’è in noi del Sud molto più Islam di quanto crediamo e sappiamo.
Ce lo racconta Vito Bianchi, oltre la breve parentesi dell’emirato di Bari, che innalzò sulla città svettanti minareti quanto la pervase di giardini mediorientali con la meraviglia dei loro giochi d’acqua. Oltre Federico di Svevia e il castello di Lucera, con la milizia saracena reduce dalla Sicilia. Oltre la tragica presa di Otranto, quando risuonò l’ora di tutto il cristianesimo minacciato e ottocento martiri salirono alla gloria degli altari nella cattedrale in quel 1480 profanata.
Bari, la Puglia e il Sud sono anche ciò che l’Islam fu nelle opere d’arte. Come ci racconta Silvia Sanjuán Ledesma, lo sono nelle tante architetture che ci parlano di un Mediterraneo culla delle tre religioni monoteiste, islam compreso. Lo sono nelle tante parole di una lingua che del mondo islamico conserva radici e significati. Lo sono in tanta scultura, ceramica, fregi, suppellettili e artigianato illuminati dalle foto di Nicola Amato e Sergio Leonardi.
Bari, la Puglia e il Sud sono anche ciò che l’Islam fu con la gastronomia, quella cucina mediterranea patrimonio dell’umanità che conserva in sé tanta tradizione e tanti sapori che appunto di Islam sanno: dalla pasta di mandorla alle zeppole, dalle melanzane ripiene al pesce al sale.
Ce n’è abbastanza per incuriosire anche il lettore più distratto…
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