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Codice: 14623

BRANCHES

10.00

FORMATO CD

“L’estate dell’amore? E’ stata perfetta… per due settimane”.

Lo ha detto Paul Kantner che, con i Jefferson Airplane, è stato uno dei protagonisti di quella stagione. Di quello “state of mind” non è rimasto granchè: una manciata di canzoni, alcuni spot, le pareti scrostate delle case vittoriane di Haight-Ashbury, il quartiere di San Francisco che fu la cornice ambientale delle sue atmosfere floreali e lisergiche.

A distanza di cinquant’anni, da qualche parte, nel mondo occidentale, si respira aria di revival. Sarà dura riproporre oggi il “potere dei fiori” coniato da Allen Ginsberg, con la sua aura di pacifismo e controcultura, in un momento storico in cui imperversano i social network e X Factor. E’ certo però che la musica di quegli anni, con le sue regole di “non avere regole”, continua ad influenzare il mood di chi vuole continuare a sognare scorporandosi da clichè e mode superficiali. Se proprio dobbiamo inquadrare Paolo Achenza, e il suo manipolo di sodali in “Branches”, allora dobbiamo riferirci a quel modo di intendere la musica, qualcosa che va oltre la semplice riproposizione di superficiali atteggiamenti estetici e si riappropria di una mentalità rivolta alla condivisione. Qualcuno penserà che il funk di questo disco non ha alcuna connessione con i suoni di quell’epoca – dimenticando che il 20 dicembre del 1966 Otis Redding incantò, con la sua voce, i giovani hippie del Fillmore – ma a Paolo Achenza interessa lo spirito di quegli anni e la poesia della voce di Richard Sinclair (Caravan, Hatfield And The North) nella title track, il sitar di Francesco Walsh in Solar Whip sono testimonianza sonora di quello che qui vogliamo esprimere. Il resto dell’album è pura energia. Provare ad ascoltare per credere.

Personell:

Paolo Achenza: Electric Piano

Enzo Bacco:Tenor & Soprano Saxophone, Flute

Umberto Calentini: Double Bass & Electric Bass

Vito Cascella: Percussions

Roberto Lagattolla: Drums

Richard Sinclair: Voice on Branches

Nikaleo: Voice on In The Name Of What

Alberto Parmegiani: Guitar on Varsavia, Achenzology & Kinky Habits

Vito Scavo: Trombone on 7°Continente, Kinky Habits Burning Point, Achenzology, In The Name Of What & Varsavia

Donny Balice: Trumpet on 7°Continente, Kinky Habits Burning Point, Achenzology, In The Name Of What & Varsavia

Francesco Walsh: Sitar on Solar Whip

Antonio Martino: Words on Branches & In The Name Of What

This album is dedicated to Paolino & Caterina and all the branches of our lifes.

Paolo Achenza 4 Plus and A.MA Records Thank Richard Sinclair for his precious help and longlasting friendship. Together with Alberto Parmegiani and Nikaleo.

A Special thank goes to Umberto Calentini, Enzo Bacco and Tullio Ciriello for their patience.

 

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Descrizione

PAOLO ACHENZA

Paolo Achenza, classe 1964, è il primo degli artisti che l’attività dell’associazione culturale Fez di Bari produsse durante gli anni 90, attività che vide il coinvolgimento di musicisti, allora giovanissimi, quali Alberto Parmegiani, Gaeatano Partipilo, Gianluca Petrella, Fabio Accardi, Pippo Lombardo e moltissimi altri oggi protagonisti della scena jazz Italiana.

Paolo fu il primo che discograficamente entrò nel mercato musicale nel 1993 con un EP intitolato “Introducing The Paolo Achenza Trio”, seguirono poi l’album “Do It” che vedeva come ospite,  la straordinaria partecipazione del sassofonista Afro Americano Greg Osby nel 1994 e  l’album “Ombre” del 1997.

Dopo l’ultimo album, Paolo ha avuto una lunga assenza dalla scena musicale, fatto salvo per alcune partecipazioni in dischi di altri autori e qualche concerto. Ma la musica ha continuato ad alimentare la sua creatività, e nel 2014, grazie alla lunga amicizia con Antonio Martino (tra i fondatori del Fez) che nel frattempo aveva creato l ’etichetta A.MA Records, insieme producono un singolo, uscito solo in vinile intitolato Paolo Achenza 4.

Questo singolo è il preludio all’nuovo album in uscita a Giugno 2016, che stilisticamente propone una miscela di funk e soul jazz alla quale il musicista ci ha abituato sin dagli esordi della sua carriera. Questo lavoro discografico, guarda agli anni 70, ma con un suono più maturo e moderno e vede la partecipazione di Richard Sinclair ( Caravan, Heathfield and the North, Camel) alla voce sulla title track “Branches”.

 

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