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FESTIVAL DEL CINEMA EUROPEO 2022: LECCE CINEPRESA D’EUROPA

9.11.2022 – Lecce torna cinepresa d’Europa con la XXIII edizione del suo festival più celebrato in programma al Multisala Massimo dal 12 al 19 novembre prossimi.

Anteprime, Proiezioni, incontri e rassegne tematiche guideranno il pubblico alla scoperta delle dissomiglianti sensibilità cinematografiche del vecchio continente tra attualità, storia e mutamenti sociali in un turbinio d’arte audiovisiva magnetica e assai seduttiva. Lungometraggi, corti e documentari si alterneranno in altrettante sezioni presentando le migliori produzioni del panorama nazionale ed europeo affianco ai nomi più promettenti del nostro territorio.

A contendersi l’Ulivo D’Oro – premio Cristina Soldano per il miglior film – dieci opere in anteprima nazionale, provenienti da diversi paesi europei, che saranno giudicate da una giuria presieduta da Pascal Diot e composta da Andriy KhalpakhchiKlaus EderEnrico VannucciMarie-Pierre Vallé  che assegnerà anche il Premio Speciale della Giuria, il Premio per la Migliore Fotografia e il Premio per la Migliore Sceneggiatura. Un patchwork di storie private e personali che parlano di famiglia e connessioni primarie e della difficoltà del vivere odierno tra distanze emotive in apparenza incolmabili e drammi inattesi e devastanti (penso a 9th Step di Irma PužauskaitėA Ballad di Aida Begić, How is Katia? di Christina Tynkevych, Neon Spring di Matīss Kaža, You Will Not Have My Hate di Kilian Riedhof). Tra i titoli in concorso non mancano poi i racconti identitari di autoaffermazione e memoria (A Room of My Own di Ioseb “Soso” Bliadze , Once We Were Good For You di Branko Schmidt) e un pizzico di thrilling (A Brixton Tale di Darragh Carey, Bertrand Desrochers, Axiom di Jöns Jönsson, Zuhal di Nazlı Elif Durlu).

Ai lungometraggi europei in concorso saranno anche assegnati il premio FIPRESCI, il premio CINEUROPA, il premio del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, il Premio del Pubblico attribuito dagli spettatori al film più apprezzato.

Il Festival di Lecce è, com’è noto, una importante vetrina per il cinema italiano ed internazionale di prossima uscita qui presentato in anteprima assoluta. Tra gli eventi da non perdere il film d’apertura “il Tempo dei giganti” di Davide Barletti e Lorenzo Conte che tornano a girare in Salento, cinque anni dopo “la Guerra dei cafoni”: un opera documentaria che segue lo schema di un atipico road movie per raccontare con lirismo la difficile emergenza sanitaria della Xylella Fastidiosa tra ulivi secolari, natura sterminata ed incontri affatto scontati.

Di grande rilievo anche l’appuntamento con l’anteprima de “La prima regola” di Massimiliano d’Epiro. Il film, di ispirazione teatrale, segue le vicende di Gabriele, un giovane professore di una scuola superiore di periferia chiamato a seguire sei studenti problematici. Nonostante le iniziali resistenze e le difficoltà ambientali il professore riuscirà incredibilmente a conquistare la stima dei suoi ragazzi. Un’opera necessaria che tanto racconta del tempo in cui viviamo e delle nostre realtà urbane che sembrano ignorare ogni lateralità in favore di una visione metropolitana centripeta e confortevole.

Come di consueto il festival tributa il suo omaggio a due personalità di spicco del cinema europeo ed italiano attraverso interessanti ed imperdibili  antologiche. Quest’anno è la volta, per il cinema d’Europa, della regista e sceneggiatrice francese Claire Denis. Alla cineasta francese cantrice dell’umano, che verrà premiata con l’Ulivo d’Oro alla carriera, sarà dedicata una retrospettiva, curata da Massimo Causo, di sei fra i suoi film più rappresentativi tra cui non possono non menzionarsi Nénette e Boni, Beau Travail e 35 Rhums.

Da segnare in agenda la presentazione in anteprima italiana del suo ultimo film, premiato al festival di Berlino, Incroci sentimentali con Juliette Binoche, Vincent Lindon e Gregoire Colin. È la storia di Sara, felicemente fidanzata con Jean da circa un decennio e dell’inatteso incontro con François, suo ex compagno ed amico di Jean. Una presenza del passato destinata ad insinuarsi nel presente della coppia e a mutarne radicalmente il destino. Un film imperdibile che scava con acume nelle dinamiche relazionali descrivendone efficacemente i suoi turbamenti emotivi.

Il festival omaggia, come sempre, anche il cinema italiano ed i suoi protagonisti più originali. Quest’anno la rassegna tributo è dedicata al regista ed attore pugliese Sergio Rubini, uno degli artisti italiani più apprezzati degli ultimi decenni che potremo rivedere in sei delle sue interpretazioni più memorabili, fra gli altri penso, in particolare a “La stazione” suo indimenticabile esordio registico e piacevole versione cinematografica della omonima piéce teatrale di successo. Il cineasta pugliese sarà insignito dell’Ulivo d’Oro alla carriera, e si renderà protagonista di un incontro col pubblico che si annuncia già sold out moderato da Enrico Magrelli.

L’attualità, com’è ovvio, informa e connota il percorso festivaliero di questa edizione che, seppur solo simbolicamente, sostiene la lotta ucraina per la libertà attraverso una retrospettiva-omaggio al suo cinema più recente. Cinque imperdibili film ed altrettanti incontri per raccontare di un popolo e della sua cinematografia tra suggestioni noir e legami col presente. Fra le interessanti proposte spicca l’anteprima italiana del film “Between Us” di Solomiva Tomaschuk, storia plumbea di una singolare amicizia tra donne colma di mistero ed inquietudine.

FONTE: https://www.pugliaeccellente.info/festival-del-cinema-europeo-2022-lecce-cinepresa-deuropa/

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